PAURA DEL FUOCO
A Varese nel 1973 divampò un incendio in un'autorimessa e il denso fumo impediva ai vigili del fuoco di entrare. Voi potete immaginare quale fu la sorpresa quando la gente che si accalcava all'esterno vide uscire lentamente dal garage un Maggiolino rosso senza nessuno alla guida! Inutile dire che quella fu l'unica auto che si salvò dalle fiamme. La giustificazione tecnica del miracolo fu che il calore aveva bruciato l'isolante del cavo elettrico del motorino di avviamento che, andando a massa, si era messo a girare spostando l'auto che aveva una marcia inserita fino all'esaurimento della carica della batteria. Ma per chi conosce il Maggiolino non ci sono scuse che tengano: "Lui" ha avuto paura ed...è scappato!
PERDUTO NEL DESERTO
Nei primi anni settanta un americano di nome B.K.Morgan, ricercatore petrolifero, perlustrava il Sahara in cammello; un giorno notò spuntare dalla sabbia una gobba altrettanto famosa di quella dei dromedari: era il tetto di un Maggiolino! Aiutato da un paio di amici lo disseppellì. Più tardi si apprese da un rapporto della polizia che l'auto era stata smarrita cinque mesi prima da due giovani durante una tempesta di sabbia. Morgan raccontò più tardi: "la sabbia del deserto era incredibilmente calda; quando la temperatura dell'aria raggiunge i 50-60 gradi, la sabbia ha lo stesso calore e lo trattiene. Tuttavia, dopo cinque mesi in quel forno, quando girai la chiavetta d'accensione il Maggiolino si avviò immediatamente".
SI SALVA GRAZIE AL MAGGIOLINO
1] Il 20 Novembre 1961 la signora Mabel Stevenson di Pomona in California viaggiava con il suo fido Maggiolino quando a causa di un tornado l'autostrada fu inondata. Ebbene, la signora non si perse d'animo ed a bordo della sua auto "navigò" per 400 metri fino a raggiungere la terra ferma sana e salva. Grazie al suo Maggiolino non solo non annegò, ma non si bagnò nemmeno i piedi!
2] Il sig. Owe Burkland di Copenhagen, per una svista, cadde con il suo Maggiolino nelle acque del porto della capitale danese. Dopo 10 minuti lui fu tratto in salvo da una barca e la sua auto fu rimorchiata fino a terra ancora galleggiante!
NEL BLU DIPINTO DI BLU
Nel 1994, durante l'annuale raduno VW che si tiene a Chatêau-d'Oex, in Svizzera, un Maggiolino munito di bruciatore a gas ha gonfiato una mongolfiera e si è librato in volo al posto del classico cestone. E per dimostrare che non c'era trucco e non c'era inganno dopo circa due ore il baldo Maggiolino spaziale ha fatto ritorno trainando con l'apposito rimorchio il pallone ripiegato!
TERREMOTO IN FRIULI
Un medico condotto italiano al tempo del terremoto in Friuli doveva raggiungere un paese che era rimasto isolato. Come se non fosse bastato il dissesto della mulattiera che conduceva al villaggio, la pioggia aveva trasformato il viottolo in un torrente. I numerosi tentativi fatti dai soccorritori, forniti di grossi mezzi fuoristrada, di raggiungere il paese erano miseramente falliti. Il medico a bordo del suo Maggiolino verde modello '68, conscio delle doti della sua auto, convinse i Carabinieri che bloccavano il transito a lasciarlo tentare. I militari erano convinti di doverlo andare a ripescare dopo pochi metri, ma il loro scetticismo si infranse contro l'ardimento della piccola auto che, scodinzolando su quello che ormai era il greto di un torrente, si arrampicò fino al paese isolato portando il suo padrone a fornire i primi aiuti alla popolazione.
ALLUVIONE IN LIGURIA
Il 30 settembre del 1998 una tremenda alluvione si abbatte sulla Liguria. A San Remo i danni ammontano a decine di miliardi di lire e molte autorimesse vengono completamente sommerse. Tutte le auto ivi depositate affondano nelle acque limacciose e nel fango. Tutte? Non proprio: un Maggiolino del giubileo va alla deriva incontro ai Pompieri che, entrati in un garage rimasto sommerso da più di quattro metri d'acqua fangosa, non credono ai loro occhi. Danni al prode Maggiolino? Solo qualche graffio alla vernice del tetto (aveva urtato il soffitto dell'autorimessa che in condizioni normali era a più di cinque metri di altezza), ma appena tirato all'asciutto al suo padrone non è rimasto che metterlo in moto e portare il suo "amico" al sicuro per permettere ai Vigili del fuoco di continuare nel loro lavoro. Inutile dire che tutte le altre auto sono finite alla demolizione!
IL CABRIOLET DI HITLER
Il primo cabriolet nella storia del Maggiolino nasce in contemporanea alla versione berlina e fu regalato ad Adolf Hitler dall'ingegner Porsche, quale dono personale. E fin qui nulla di strano, se non fosse che la storia di questa vettura è così rocambolesca che vale la pena di essere raccontata. Dopo aver preso parte a numerose parate insieme al Führer, allo scoppio della guerra viene portato sull'Obersalzberg nel famoso "Nido dell'Aquila" dove viene usato anche da Hermann Göring e da altri gerarchi. Il 29 giugno 1945, con pochissimi chilometri al suo attivo, viene requisito dagli americani dopodiché viene ceduto ad un ingegnere di Huppenheim con il quale ne percorre 250.000. Nel 1951 viene venduto a 2.500 DM e con il suo terzo proprietario (fino al 1954) fa altri 180.000 chilometri. Un quarto padrone lo acquista nel 1954 per 600 DM, lo restaura alla buona e lo rivende a 1.000. Il successivo lo usa per i viaggi suoi e della famiglia in Austria ed Italia senza mai un guasto. Il sesto proprietario percorre altri 80.000 chilometri e nel 1956 lo rivende al concessionario Volkswagen di Monaco di Baviera con un totale di 590.000 chilometri. Il concessionario, insospettito da alcuni particolari veramente anomali, chiede la visita di esperti della Casa che, increduli, riconoscono l'auto che si credeva distrutta ormai da anni e la riportano con sé a Wolfsburg.
Oggi lo si può vedere, naturalmente restaurato, presso il Museo VW.
100 MAGGIOLINI PER UN DINOSAURO
All'inizio degli anni '70 il governo della Mongolia offrì alla Volkswagenwerk lo scheletro di un dinosauro in cambio di 100 Maggiolini modello standard da utilizzare dagli organi governativi per raggiungere le lande più sperdute di quel paese!
CLUB SINGOLARE
Negli Stati Uniti vi è un Club che riunisce tutti coloro che sono venuti al mondo a bordo di una Volkswagen: gli iscritti sono oltre 500! Inoltre la stessa "VW of America" negli anni '70 con lo slogan "Bonds for Babies born in Beetles" dava un piccolo premio in denaro ai fortunati bimbi .
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